Il principio di funzionamento dei termometri a resistenza metallici, più comunemente chiamati termoresistenze, si basa sulla variazione della resistenza elettrica di un metallo al variare della temperatura a cui è sottoposto.
Nel campo industriale i materiali maggiormente utilizzati sono il platino ed il nichel che, grazie alla loro elevata resistività e stabilità , permettono di realizzare termoelementi molto riproducibili, di piccole dimensioni e con ottime caratteristiche dinamiche.
Le misure di temperatura effettuate con le termoresistenze sono di gran lunga più precise e affidabili rispetto a quelle effettuate con altri tipi di sensori quali termocoppie o termistori.
Normalmente i termometri a resistenza vengono identificati con la sigla del materiale utilizzato per la loro costruzione (platino = Pt, Nichel = Ni ecc.) seguito dalla loro resistenza nominale alla temperatura di 0°C.
Il campo di utilizzo dei termometri a resistenza industriali è compreso tra -200 e +850°C come riportato nella tabella.
Lo standard utilizzato da TERMOTECH per la costruzione dei termometri a resistenza di platino è riferito alla norma internazionale EN60751; a richiesta è possibile fornire elementi sensibili conformi ad altri standard quali ad esempio JIS C 1604 ecc.
Secondo lo standard EN 60751 per la costruzione dei termometri a resistenza è previsto l'utilizzo di platino con coefficiente di temperatura
alfa = 3,851x10-3
La normativa EN 60751 prevede termoresistenze con valore nominale a 0 °C (Ro) compreso tra 5 e 1000 ohm; tuttavia i valori più comunemente utilizzati sono 100 ohm, 500 ohm e 1000 ohm.
La relazione che lega la resistenza alla temperatura t° (Rt) e la resistenza a 0° (Ro) è la seguente:
nel campo -200°C / 0 °C
Rt = Ro [ 1+At+Bt2+C (t-100) t3 ]
nel campo 0 °C / 850 °C
Rt = Ro (1+At+Bt2)
Dove i coefficienti A, B e C valgono:
A = 3,9083E-3
B = -5,775E-7
C = -4,183E-12
Le classi di precisione dei termometri a resistenza di platino sono riferite alla temperatura e sono così normalizzati:
Classe AA = 0,1+0,0017* | t | (°C)
Classe A = 0,15+0,002* | t | (°C)
Classe B = 0,3+0,005 | t | (°C)
Classe C = 0,6+0,01 | t | (°C)
Gli intervalli di temperatura di validità delle classi di tolleranza sopra esposte sono riportati nella tabella più avanti.
Tutti i termometri a resistenza con classe di tolleranza superiore alla B devono avere una configurazione a tre o quattro fili.
I termometri a resistenza di nichel sono normalizzati dalla norma tedesca DIN 43760.
A differenza del platino, il nichel ha un coefficiente di temperatura superiore (alfa = 6,17x10-3) che, sopperendo alla sua minore resistività elettrica, ne rende la sensibilità paragonabile a quella delle termoresistenze in platino.
La scarsa resistenza all'ossidazione limita il campo di impiego dei termometri a resistenza di nichel nel campo di temperatura compreso tra -100°C e +200°C.
La relazione che lega la resistenza alla temperatura t° (Rt) e la resistenza a 0° (Ro) è la seguente:
nel campo -60°C / +180°C
Rt = Ro (1+ At + Bt2 + Ct4)
Dove i coefficienti A, B e C valgono:
A = 5,845E-03
B = 6,650E-06
C = 2,805E-11
È normalizzata una sola classe di precisione per i termometri a resistenza di nichel che è riferita alla temperatura:
Nel campo -60°C / 0°C: 0,4 + 0,028 | t | (°C)
Nel campo 0°C / 180°C: 0,4 + 0,007 | t | (°C)
Gli intervalli di temperatura di validità delle classi di tolleranza sopra esposte sono riportati nella tabella più avanti.
Tutti i termometri a resistenza con classe di tolleranza superiore alla B devono avere una configurazione a tre o quattro fili.
Esistono diversi metodi di collegamento dei termometri a resistenza con gli apparecchi di misura, la scelta di utilizzo di un metodo rispetto ad un altro dipende essenzialmente dalla precisione nella misura che si vuole ottenere.
Esistono due tipologie costruttive per la termoresistenze: ad isolamento tradizionale o ad isolamento minerale MgO.
La tabella seguente mostra le principali caratteristiche delle due tipologie:
# | Velocità di risposta | Isolamento elettrico | Resistenza alle vibrazioni | Resistenza alle pressioni |
---|---|---|---|---|
Isolamento tradizionale | Buono | Ottimo | Buono | Buono |
Isolamento minerale (MgO) | Ottimo | Buono | Ottimo | Ottimo |
Le termoresistenze con isolamento tradizionale sono costituite da:
La misura della temperatura con le termoresistenze è abbastanza semplice da eseguire rispetto a quella fatta con altri tipi di sensori.
Tuttavia è opportuno fare attenzione ad alcuni accorgimenti in modo da ovviare ad eventuali errori nella misura. Le principali cause di errore che si introducono nella misura della temperatura con le termoresistenze sono tre:
L'autoriscaldamento dell'elemento sensibile si ha, in fase di misura, quando questo viene attraversato da una corrente troppo elevata che, per l'effetto Joule, ne fa' aumentare la temperatura.
Questo innalzamento della temperatura è dipendente sia dal tipo di elemento sensibile utilizzato che dalle condizioni di misura; infatti la stessa termoresistenza, a parità di temperatura, si auto riscalderà meno se viene posta in acqua piuttosto che in aria; questo è dovuto al fatto che l'acqua ha un coefficiente di dissipazione più elevato rispetto all'aria. Normalmente tutti gli apparecchi di misura che utilizzano come sensore delle termoresistenze hanno una corrente di misura molto bassa tuttavia è buona norma non superare mai la corrente di misura di 1 mA (EN 60751).
Per una buona misura con le termoresistenze è molto importante che l'isolamento elettrico tra i conduttori e la guaina esterna sia adeguatamente elevato soprattutto alle alte temperature.
La resistenza di isolamento può essere vista come una resistenza elettrica posta in parallelo a quelle dell'elemento sensibile, risulta quindi evidente come, a temperatura costante, nel caso in cui l'isolamento elettrico diminuisca, anche la tensione rilevata ai capi dell'elemento sensibile diminuirà introducendo quindi un errore nella misura.
L'abbassamento della resistenza di isolamento può verificarsi per l'utilizzo della sonda con temperature troppo elevate, in presenza di forti vibrazioni o per l'influenza di agenti fisici o chimici.
Particolarmente importante per una buona misura è anche la profondità di immersione dell'elemento sensibile; questa, a differenza che per le termocoppie la cui misura può considerarsi puntiforme, se non è adeguata, può arrecare errori nella misura anche nell'ordine parecchi gradi °C. Questo è dovuto al fatto che la guaina, solitamente metallica, con cui viene protetto l'elemento sensibile dissipa calore in maniera proporzionale alla differenza di temperatura presente tra la zona calda e quella fredda; si è quindi in presenza di un gradiente termico su parte della lunghezza della guaina. La profondità di immersione dovrà quindi essere sufficiente per fare in modo che l'elemento sensibile posto all'interno della guaina, non sia sottoposto a questo gradiente termico.
Tale profondità minima dipenderà sia dalle condizioni fisiche di misura che dalle dimensioni della termoresistenza (lunghezza dell'elemento ecc.)
°C | 0 | -10 | -20 | -30 | -40 | -50 | -60 | -70 | -80 | -90 | °C |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Ohm | |||||||||||
0 | 100,0 | 94,6 | 89,3 | 84,2 | 79,1 | 74,3 | 69,5 | 0 | |||
°C | 0 | -10 | -20 | -30 | -40 | -50 | -60 | -70 | -80 | -90 | °C |
°C | 0 | 10 | 20 | 30 | 40 | 50 | 60 | 70 | 80 | 90 | °C |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Ohm | |||||||||||
0 | 100,0 | 105,6 | 111,2 | 117,1 | 123,0 | 129,1 | 135,3 | 141,7 | 148,3 | 154,9 | 0 |
100 | 161,8 | 168,8 | 176,0 | 183,3 | 190,9 | 198,7 | 206,6 | 214,8 | 223,2 | 100 | |
°C | 0 | 10 | 20 | 30 | 40 | 50 | 60 | 70 | 80 | 90 | °C |
°C | 0 | -10 | -20 | -30 | -40 | -50 | -60 | -70 | -80 | -90 | °C |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Ohm | |||||||||||
-200 | 18,49 | 14,45 | 10,49 | 6,99 | 4,26 | 2,51 | -200 | ||||
-100 | 60,26 | 56,19 | 52,11 | 48,00 | 43,88 | 39,72 | 65,54 | 31,34 | 27,10 | 22,83 | -100 |
0 | 100,0 | 96,09 | 92,16 | 88,22 | 84,27 | 80,31 | 76,33 | 72,33 | 68,33 | 64,30 | 0 |
°C | 0 | -10 | -20 | -30 | -40 | -50 | -60 | -70 | -80 | -90 | °C |
°C | 0 | 10 | 20 | 30 | 40 | 50 | 60 | 70 | 80 | 90 | °C |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Ohm | |||||||||||
0 | 100,00 | 103,90 | 107,79 | 111,67 | 115,54 | 119,40 | 123,24 | 127,08 | 130,90 | 134,71 | 0 |
100 | 138,51 | 142,29 | 146,07 | 149,83 | 153,58 | 157,33 | 161,05 | 164,77 | 168,48 | 172,17 | 100 |
200 | 175,86 | 179,53 | 183,19 | 186,84 | 190,47 | 194,10 | 197,71 | 201,31 | 204,90 | 208,48 | 200 |
300 | 212,05 | 215,61 | 219,15 | 222,68 | 226,21 | 229,72 | 233,21 | 236,70 | 240,18 | 243,64 | 300 |
400 | 247,09 | 250,53 | 253,96 | 257,38 | 260,78 | 264,18 | 267,56 | 270,93 | 274,29 | 277,64 | 400 |
500 | 280,98 | 284,30 | 287,62 | 290,92 | 294,21 | 297,49 | 300,75 | 304,01 | 307,25 | 310,49 | 500 |
600 | 313,71 | 316,92 | 320,12 | 323,30 | 326,48 | 329,64 | 332,79 | 335,93 | 339,06 | 342,18 | 600 |
700 | 345,28 | 348,38 | 351,46 | 354,53 | 357,59 | 360,64 | 363,67 | 366,70 | 369,71 | 372,71 | 700 |
800 | 375,70 | 378,68 | 381,65 | 384,60 | 387,55 | 390,48 | 800 | ||||
°C | 0 | 10 | 20 | 30 | 40 | 50 | 60 | 70 | 80 | 90 | °C |
Classe di tolleranza | Intervallo di temperatura di validità °C | Valori di tolleranza °C | |
---|---|---|---|
Resistori a filo avvolto | Resistori a film | ||
AA | -50 ÷ +250 | -0 ÷ +150 | ±(0,1 + 0.0017 *| t |) |
A | -100 ÷ +450 | -30 ÷ +300 | ±(0,15 + 0.002 *| t |) |
B | -196 ÷ +600 | -50 ÷ +500 | ±(0,3 + 0.005 *| t |) |
C | -196 ÷ +600 | -50 ÷ +600 | ±(0,6 + 0.001 *| t |) |
| t |= valore assoluto della temperatura, espresso in °C, indipendente dal segno
Possono essere definite anche classi di tolleranza speciali per intervalli di temperature estesi o limitati
Temp. °C |
0,4+0,07*| t | (°C) 0 °C<t<180 °C 0,4+0,028*| t | (°C) -60 °C<t<0 °C |
|
---|---|---|
Ohm | °C | |
-60 | ±1,00 | ±2,10 |
0 | ±0,20 | ±0,40 |
100 | ±0,80 | ±1,10 |
180 | ±1,30 | ±1,70 |
| t | = Temperatura (°C)